Titolo originale: REC (o [●REC])
Nazione: Spagna
Durata: 75 minuti
Regia: Paco Plaza, Jaume Balagueró
Anno: 2007
Cast: Manuela Velasco, Ferrán Terraza, Jorge Yamam, Pablo Rosso, Carlos Lasarte, David Vert, Jorge Serrano, Vicente Gil, Martha Carbonell, Carlos Vicente, María Teresa Ortega, Manuel Bronchud, Akemi Goto

Trama:

Ángela Vidal e il suo cameraman Pablo girano una puntata di “Mentre tu Dormi” passando una notte alla stazione dei pompieri di Barcellona. Arriva una chiamata per il soccorso ad un’anziana che sembra essersi sentita male in un’appartamento e due pompieri andranno a vedere cosa è successo accompagnati da Ángela e Pablo. La vecchia sembra rabbiosa e morde un pompiere al collo. Le forze dell’ordine sigilleranno la palazzina, non facendo capire nè agli alrti condomini, nè ai protagonisti del film che sta succedendo…

Secondo me:

REC è stato uno dei più clamorosi e inattesi successi degli ultimi tempi. Questo film, dal costo di appena un milione e mezzo di dollari ha guadagnato premi e consensi in giro per il mondo, lasciandosi dietro di se una scia di brillanti critiche e recensioni.
Su questo sito però non sarà così perché a me ha fatto abbastanza cagare. Il film è girato con la camera a mano, la stessa usata in Cloverfield, Diary of the Dead o The Blair Witch Project e quindi lo spettatore segue l’azione attraverso l’occhio della telecamera del cameraman di turno. Questa tecnica può piacere o meno, ma dovrebbe quantomeno essere utilizzata in maniera intelligente. Qui assistiamo in continuazione a fughe su e giù per le scale condite da fastidiosissime urla, immagini confuse e effetto mal di mare assicurato. Inoltre più di una volta è sembrata quantomeno inopportuna la presenza o l’uso della telecamera. Il film è claustrofobico e questo è senz’altro un punto a suo favore. Però, invece di puntare sull’angoscia dell’ambientazione, il film punta sugli spaventi improvvisi come la caduta di un corpo dal piano di sopra o ad attacchi “inattesi”. La storia, che teoricamente è estremamente semplice, riesce ad essere confusa e incongruente! Nonostante la brevità del film poi, è infarcito di scenette inutili ai fini del film (come le interviste ai condomini…) a causa della pochezza dell’ambientazione e dalle poche cose che possono accadervi. Inoltre il film è privo di musiche e questo è coerente con il formato del film. Però che palle! Il finale poi dovrebbe essere schockante. Bho, per me è stato solo un gran sollievo

Per me questo film non ha tanti pregi e il segreto del suo successo è esclusivamente legato al marketing e al probabile pagamento di qualche mazzetta ai giurati dei vari festival nei quali REC ha vinto.

Comunque io prima o poi mi vedrò il 2 (visto, è un po’ meglio del primo, ma comunque brutto) e il remake americano (visto pure questo, una delle cose più inutili mai fatte ma non è peggio dell’originale. Stessa merda) perché mi voglio profondamente male!

9 Responses to “[●REC]: La Paura in Diretta”

  1. Oh! Finalmente qualcuno che smonta questa schifezza!
    Ho faticato a finirlo, un film triste. inspiegabile che abbia avuto tanto successo.

    Bel sito, sarò nei paraggi molto spesso.

    • e finalmente qualcuno che mi dà ragione! ho anche visto il secondo e il remake americano… un giorno caricherò gli articoli!

  2. forse il primo Rec non è poi tanto bello però apre le porte per Rec 2 che è veramente stupendo. Resta il fatto che non potete dire che è un film scontato perchè non lo è, se pensate anche alle tecniche cinematografiche usate ed inoltre cosa che mi è piaciuta particolarmente è il fatto che se durante il film la telecamera si rimpeva, riprendeva il film dalla telecamera di un altro personaggio, dai veramente un film fatto bene; ps sembra un unico film con due episodi, cioè il secondo parte proprio dove ci ha lasciato il primo, veramente merità.

  3. Se a Rec do voto 7, a Rec 2 do voto 10, per farvi capire la differenza di qualità;

    • ho visto anche il secondo e concordo nel dire che è decisamente migliore del primo. Ciò non toglie che mi abbia fatto abbastanza schifo pure quello 😉
      Se ti piace la saga comunque sappi che sta per uscire il terzo, ambientato durante un matrimonio che parlerà dell’inizio del contagio.
      Tra l’altro la protagonista sarà Letizia dolnera, già vista in imago mortis

  4. Vado controcorrente: per me [REC] è un film molto bello. E la scelta della telecamera come mezzo unico di narrazione rende una vicenda breve e (non del tutto) scontata, coinvolgente. Contrariamente a Cloverfield, dove la telecamera era usata in modo inappropriato, quì è sempre motivata (se pensate di no, rivedetelo).
    Al contrario [REC 2] è una mezza americanata, non mi è piaciuto granchè.

    • non vai controcorrente, vai contro me. la maggior parte delle persone dice che è un sacco bello ma per me è orripilante. Verissimo invece che il secondo è più americaneggiante e strizza l’occhio al pubblico al pubblico internazionale e solitamente questo è un male. però stavolta per me un piccolo passo in avanti c’era…

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