Titolo Originale: Lake Placid Legacy
Nazione: USA, Sud Africa, Canada
Durata: 93 minuti
Regia: Darrell Roodt
Anno: 2018
Cast: Katherine Barrell, Tim Rozon, Luke Newton, Sai Bennett, Craig Stein, Greg Kriek, Joe Pantoliano

Trama:

Su invito di un attivista rivale, un gruppo di ecoterroristi, accompagnati da una giornalista di Buzzfeed, si dirige verso una particolare area nella zona di Lake Placid. Sul posto però trovano i resti dell’accampamento di un altro gruppo di attivisti ed anche un cadavere e faranno presto la conoscenza di un enorme alligatore! Cercando una via di fuga, si imbatteranno in una struttura abbandonata all’interno della quale scopriranno cosa c’è dietro a questo misterioso luogo…

Secondo me:

In una serata di “e adesso che cazzo mi vedo?” mi appare dal nulla la meravigliosa locandina che vedete qui sopra ed è stato un po’ come rivedere una vecchia cotta del liceo ormai madre di un paio di ragazzini ed appesantita dalle gravidanze ma alla quale in fondo i canonici due colpi glie li daresti ancora. A differenza delle mie cotte del liceo però, con Lake Placid ho avuto un bel flirt che nel corso degli hanno ha portato sul blog tre articoli che raccolgono tutta la saga. Uno su Lake Placid 1, 2 e 3, poi venne Lake Placid: The Final Chapter ed anche lo spin-off Lake Placid Vs Anaconda.
Stando a wikipedia, questo Lake Placid: Lagacy dovrebbe ignorare tutti i sequel e legarsi esclusivamente al primo film ma i contatti con la saga sono molto flebili e forse andrebbe considerato più un reboot che un sequel, anche se effettivamente sembra che in passato qualcosa sia successo nel lago.
Comunque sia, pur non avendo rivisto i precedenti film della saga di recente, sono abbastanza sicuro che questo sia il peggior Lake Placid mai visto.
L’idea non sarebbe malaccio: vedere sbranati degli ecoattivisti della domenica ed una giornalista di Buzzfeed da un alligatore gigante è uno dei miei sogni erotici ricorrenti, ma non pensavo che la cosa potesse essere così noiosa! La storia potrebbe essere passabile per la tipologia di film ma, come spesso accade per i film di questo tipo, la voglia di rendere la sceneggiatura più profonda porta ad una banale complicazione della trama che non serviva e sopratutto della quale non ce ne frega un cazzo introducendo anche dei cattivi umani, come se un enorme rettile con il dono dell’ubiquità e silenziosissimo non bastasse. Che poi magari sull’ubiquità si potrebbe anche discutere visto che molto probabilmente le bestie fameliche sono più di una, mentre non si discute sul fatto che troppo spesso gli attacchi vengono quasi dal nulla e che delle bestie di una quindicina di metri dovrebbe essere un po’ più visibili ai nostri malcapitati.
I personaggi variano dall’inutile al profondamente fastidioso. In quest’ultima categoria metto il nero che vedendo segnali di tragedia nel luogo dello sbarco sbraita dicendo che è tutto uno scherzo (nero che ha ottenuto una borsa di studio sportiva grazie all’hacker nerd secchione del gruppo ovviamente) e la sorella cagasotto di una delle leader del gruppo che è praticamente un peso morto.
Le morti sono perlopiù banali: appare il coccodrillo dal nulla, un morso e finito tutto. Coccodrillo poi parecchio brutto, ma su questo personalmente ci passo sopra e comunque in giro c’è anche di peggio. Giusto verso la fine c’è una morte un po’ più dignitosa e divertente.
Anche l’ambientazione si addice poco ad un film di questo tipo. Perché girare gran parte di un film con coccodrilli assassini in un luogo chiuso? Certo, la storia vede una megacorporazione coinvolta e la scienza cattiva e gli esperimenti e bla bla bla, ma secondo me la realtà è che i produttori avevano preso in affitto questo garage in Sud Africa per un paio di mesi e vi hanno girato più film possibili per rientrare nell’investimento.

Insomma alla fine questo film mi è risultato noioso e non m’è piaciuto per niente, ma in fondo ci sono coccodrilli e persone che muoiono. Dato che ormai dal Capitolo Finale è passato da un pezzo, non ci resta che aspettare il prossimo Lake Placid, sperando che si impegnino un po’ di più. Comunque se volte è su amazon.
Nota: nell’articolo ho scritto sempre coccodrillo. La bestia alla quale ci riferiamo però dovrebbe essere più un alligatore. O forse un ibrido coccodrillo/alligatore con dei geni di qualche specie preistorica. Però insomma ci siamo capiti, su!

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