Titolo Originale: Tabineko ripôto, 旅猫リポート
Nazione: Giappone
Durata: 119 minuti
Regia: Kôichirô Miki
Anno: 2018
Cast: Sôta Fukushi, Mitsuki Takahata, Alice Hirose, Takurô Ôno, Yûko Takeuchi, Tomoya Maeno, Ryôsuke Yamamoto

Trama:

Satoru è il giovane padrone di Nana, gatta che aveva adottato dopo averla accudita in seguito ad un incidente. Circostanze misteriose però lo renderanno non più in grado di prendersi cura della sua amica e quindi i due partiranno per un viaggio on the road a bordo di una meravigliosa Panda Salecta per trovare la persona ideale che possa prendersi cura di Nana.

Secondo me:

Sono passati ormai un sacco di mesi da quando ho scritto l’ultimo articolo su questo sito. Tante volte ho provato a mettermi a scrivere qualcosa su qualche film a caso che avevo visto ma puntualmente poi ho finito per scartare l’articolo e procrastinare. Pensavo che magari il film che avevo visto non fosse adatto ad un ritorno dopo un’assenza così lunga o semplicemente non avevo voglia di impegnarmi a scrivere qualcosa di leggibile. Oggi però piove, ho il giorno libero e non ho nulla da fare e quindi eccomi qua a parlare dell’ennesimo film di gatti su questo blog dato che, come già spiegato nell’articolo per Cat Collection’s House, questi esseri demoniaci continuano ad andare fortissimo su internet. In fondo questo blog è nato per parlare di film totalmente a caso, e quindi non ha il minimo senso attendere per un film evento. Potrei magari attendere l’uscita ormai imminente del film di squali diretto da Tommy Wiseau, ma meglio far sapere a Google che siamo ancora vivi.
Il film di oggi è tratto da un libro scritto da Hiro Arikawa, che ovviamente io non ho letto, e vede il nostro protagonista guidare una sfavillante Panda in giro per il Giappone per incontrare amici di infanzia con lo scopo di sbarazzarsi di Nana, la sua adorabile gatta che racconta quello che le accade attorno con i suoi commenti graffianti.
Il motivo di questo doloroso abbandono ci verrà rivelato solo nel finale. Ogni persona che Satoru e Nana incontreranno darà vita ad un flashback che ci farà capire la personalità del nostro protagonista umano e le motivazioni del suo forte legame con Nana cercando più volte di farci anche scendere qualche lacrima. Non è quindi il tipico film di gatti leggero, ma è invece un dramma ben costruito ed appassionante capace di coinvolgere uno ai quali questi pelosi esseri miagolanti non fanno né caldo né freddo come me. A volte la personalità dei protagonisti risulta odiosa ma è a causa della giapponesità del film ed è un fattore culturale che va messo in considerazione se si guarda un film di questo Paese. Aspettatevi quindi qualche pippone su rispetto, onore o idee assurde tipo “prendo un gatto anche se mio padre non vuole così dimostro alla moglie che mi ha lasciato che ho le palle“. Ok!

In fin dei conti il film di gatti di oggi è forse il più bello presente sul blog. Se siete delle gattare e avete voglia di un po’ di sana tristezza (ma non troppa) fate pure.

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