Titolo Internazionale: 2019 – After the Fall of New York
Nazione: Italia-Francia
Durata: 91 minuti
Regia: Sergio Martino, con lo pseudonimo di Martin Dolman
Anno: 1983
Cast: Edmund Purdom, Michael Sopkiw, Jacques Stanislawski, Jacques Stany, Anna Kanakis

Trama:

Venti anni sono passati dalla terribile guerra nucleare, che ha spinto l’umanità sull’orlo dell’estinzione portando i perfidi Eurac al potere. Oltre la morte e la distruzione, le radiazioni hanno causato anche la sterilità dell’intera popolazione. I ribelli della Nuova Confederazione però individuano una donna ancora fertile a New York, sede del commando Eurac. L’eroe solitario Parsifal verrà convinto ad andare a recuperare la ragazza con la possibilità di partire su un’astronave verso un nuovo mondo abitabile. Insieme ad altri due compagni partirà alla volta di New York per compiere la sua missione.

Secondo me:

Discreto titolo italo-francese di fantascienza post-apocalittico. Sebbene possa sembrare simile a 1997: Fuga da New York di Carpenter, la sceneggiatura è stata scritta da Sergio Marino (regista de l’allenatore nel pallone, occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio e decine di altri film) prima, almeno secondo quanto lui afferma… Poi insomma, non è che la storia sia così originale! Tra i titoli dei quali ho parlato fino ad adesso c’è ad esempio Apocalisse a Frogtown che ha una storia praticamente identica: eroe burbero, radiazioni che portano alla sterilità, necessità di introdursi in città… Mancano solo le rane antropomorfe sostituite da uomini scimmia (armati di spade). Comunque il titolo nel complesso è godibile, pieno di stupidaggini, e di rimandi ad altri film, ma nel complesso sa intrattenere e a tratti sorprendere. Gli effetti speciali sono abbastanza scadenti, soprattutto i raggi laser, ma per il resto ho visto di peggio!

Un buon prodotto Made in Italy (assieme alla Francia!), certo non perfetto, ma va visto per capire che se ci si impegna si può fare qualcosa di meglio con una telecamera di scusa ma ti chiamo amore o altre puttanate simili… certo gli anni ’80 erano altri tempi, ma io non mi rassegno! Prima o poi in Italia torneremo a produrre qualcosa di bello, ne sono certo.

2 Responses to “2019 – Dopo la Caduta di New York”

  1. Ok, non ti consiglio più niente. Due titoli ho tirato fuori dal cappello, ed erano entrambi recensiti…

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