Silent Night Deadly Night 3

Titolo Originale: Silent Night, Deadly Night III: Better Watch Out!
Nazione: USA
Durata: 90 minuti
Regia: Monte Hellman
Anno: 1989
Cast: Samantha Scully, Bill Moseley, Laura Harring, Richard Beymer, Robert Culp, Richard N. Gladstein, Eric DaRe

Trama:

In un ospedale vengono condotti esperimenti psichici per collegare telepaticamente la mente di una ragazza cieca, Laura, e di Richard (Ricky) Caldwell, pluriomicida in coma da 6 anni dopo aver subito anche una parziale ricostruzione in laboratorio del cervello. La connessione mentale con Laura risveglierà Ricky dal coma la vigilia di Natale, e lui ricomincerà ad uccidere ossessionato dalla povera ragazza mentre questa, asseime al fratello e alla ragazza del fratello andranno a cena dalla nonna.

Secondo me:

Ed eccoci arrivati al terzo capitolo della saga di Silent Night, Deadly Night che come ogni saga horror lunga che si rispetti inizia a diventare davvero inguardabile.
Il primo film era uno slasher simpatico e divertente, il secondo un inutile riassunto del primo con qualche scenetta divertente nel finale, questo terzo capitolo è invece abbastanza terribile. Di solito accetto le stupidaggini nei film se questo alla fine mi diverte, in questo caso però è stato difficile guardare il film senza addormentarmi, alzarmi per fare una passeggiata o guardare facebook ogni 2 minuti per cui non mi va bene nulla. Questo articolo sarà dunque più un elenco delle vaccate del film e sicuramente conterrà spoiler, ma visto che parliamo di un film di merda me ne frega poco. Iniziamo con l’elenco:

– Com’è possibile che Ricky sia in coma ed abbia avuto bisogno di una chirurgia al cervello? Insomma se avete visto il secondo film sapete come finisce;
– La telepatia. Ok, magari volevano fare una storia un pò particolare, ma questa roba non c’entra nulla con l’atmosfera della saga e alla fine potevano inventarsi decine di altri modi per legare la protagonista femminile a Ricky;
Ricky si sveglia dal coma e subito uccide una persona dato che notoriamente dopo 6 anni di coma nessun muscolo è atrofizzato, le ossa sono solidissime e il paziente non necessita alcuna terapia per potersi muovere; va in reception e ne uccide un altra. La sensazione che lasciano le immagini è quasi di indifferenza, come se Ricky ed il suo cervello esposto racchiuso in campana di vetro non venissero notati e le urla non udite;
– I ragazzi sono partiti da un pezzo per casa della nonna ma Ricky arriva prima, viene accolto in casa forse a causa dell’arteriosclerosi della vecchia che gli da anche da mangiare. Poi i due spariscono, arrivano gli altri e si preoccupano molto relativamente della scomparsa della vecchia. La più preoccupata è la cieca che si rende conto che in casa della nonna la poltrona è spostata di una decina di centimetri dal suo posto abituale e che manca una sua foto. Ok, è cieca ma è vissuta lì quindi saprà la disposizione di mobili e cazzi vari. Ma cazzo, la poltrona è spostata di un palmo! Perchè hanno messo una scena così?
– Mi sono rotto il cazzo, cito giusto un altro pò di vaccate in ordine sparso: il rosso che fa incazzare un’altra volta; porta di carta che si buca con una semplicità imbarazzante ma che un paio di scene dopo è perfettamente integra per poi tornare ad essere rotta; sbirro che deve andare a fermare un pazzo criminale in una lotta contro il tempo ma si ferma a pisciare in strada; apparizzione mistica della vecchia; un tizio che non sia possibile che sia rimasto in vita dopo un’aggressione, si ripresenta come salvatore della patria e fa una grossa figura di merda; sbirro che vede un uomo rantolare a terra e invece di chiamare immediatamente un’ambulanza gli fa un mezzo cazziatone ad effetto…

Dopo l’elenco delle vaccate parliamo un attimo dei vari attori. C’è una scena memorabile nella quale Ricky sfonda una porta con un braccio e afferra Laura Harring (unica a salvarsi del cast e l’unica a mostrarci le Tette®. Nota tra l’altro per Munholland Drive e Inland Empire). Bene in questa scena c’è l’Holy Shit peggiore di sempre detto dal fratello di Laura e ragazzo della Harring: un inguardabile tipo riccio interpretato da Eric DaRe che sembra quasi non interessarsi alla cosa (e tra l’altro tutta la scena è molto discutibile ma lasciamo stare). La protagonista Laura è una maschera di cera, e dispiace vedere in un film così un grande come Bill Moseley, volto ricorrente di numerosi horror quali La Casa dai 1000 Corpi, Non Aprite Quella Porta 2 e 2001 Maniacs. Interpreta Ricky al posto di Eric Freeman che era l’unica cosa per la quale valeva la pena guardare il secondo film della saga.
Ultima nota per questo terribile film per il quale ho già scritto troppo: il detective è interpretato da Richard N. Gladstein che è anche il produttore di questo e dei successivi film. Con i suoi discorsi inutili in macchina e il suo atteggiamento saccente contribuisce enormemente a rendere il film ancora più noioso di quello che poteva essere.

Terzo capitolo che sembra aver toccato il fondo. Riusciranno Silent Night, Deadly Night 4 e Silent Night, Deadly Night 5 a fare peggio?

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