Cargo

Swiss_sci-fiTitolo Originale: Cargo
Nazione: Svizzera
Durata: 112 minuti
Regia: Ivan Engler, Ralph Etter
Anno: 2009
Cast: Anna-Katharina Schwabroh, Martin Rapold, Regula Grauwiller, Yangzom Brauen, Pierre Semmler, Gilles Tschudi, Maria Boettner

Trama:
Nel 2267 la Terra è ormai divenuta inabitabile e gli esseri umani vivono su una enorme stazione spaziale orbitante. Il sogno di ogni individuo è di accumulare abbastanza denaro per andare su Rhea, pianeta abitabile e molto simile alla terra. Laura Portman è una dottoressa che, nonostante il pericolo di attacchi terroristici, si imbarca su un mercantile per pagarsi il viaggio su Rhea dove vuole riabbracciare l’amata sorella. Sul mercantile però le cose non andranno affatto lisce…

Secondo me:

Di film di fantascienza puri ad Hollywood ormai non se ne vedono (almeno di decenti) da un bel po’, e così deve pensarci l’Europa a riempire il vuoto. Nello stesso glorioso anno di Moon ecco quindi arrivare dalla Svizzera un nuovo bell’esempio di sci-fi dal budget non certo stellare. Sono circa 4 i milioni di euro spesi per il film (secondo l’imdb) ed a giudicare dalla resa grafica della pellicola sono stati spesi proprio bene.
Non si abusa di CGI e dove viene usata i risultati sono eccelsi (se si esclude qualche palazzo un po’ schiacciato sulla stazione orbitante, ma qua sto facendo proprio il pignolo!!). I modelli delle astronavi e delle varie strutture risultano molto gradevoli pur non brillando per originalità, così come gli interni già visti in decine di altri film ma che hanno sempre il loro fascino. Belle anche le storie riguardanti i tempi di viaggio, la criostasi, la produzione di alcol sul cargo…
Dal punto di vista estetico e stilistico quindi il film viene promosso a pieni voti, ma sul resto invece riesce a strappare a malapena la sufficienza. Il film funziona un po’ a momenti alterni, i ritmi sono bassi e le scene con un po’ di azione sono convincenti solo a tratti. Del cast l’unica ad avere un minimo di personalità è la protagonista e anche la storia non brilla per originalità. Inoltre qualche boiata qua e là salta fuori…

In fin dei conti un prodotto discreto anche se vagamente noioso ma che quasi sicuramente farà felici gli appassionati del genere.

Lascia un commento

(Il sito utilizza gli avatar di Gravatar.com)

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Film per pochi is powered by WordPress · design di Gianluca Camaioni