Titolo Internazionale: The Thin Match Man
Nazione: Italia
Durata: 83 minuti
Regia: Marco Chiarini
Anno: 2009
Cast: Francesco Pannofino, Marco Leonzi, Greta Castagna, Davide Curioso, Tania Innamorati, Matteo Lupi, Giuseppe Mattu, Anastasia di Giuseppe

Trama:

Simone è un bambino orfano della madre che vive in campagna assieme ad un padre molto severo. Passa le sue giornate cercando l’Uomo Fiammifero, un misterioso essere che da piccolo cercava assieme alla madre. Negli anni ha raccolto decine di indizi che lo portano anche a scoprire il giorno esatto dell’arrivo dell’Uomo Fiammifero. Assieme ai suoi “particolari” amici organizzerà tutto per l’incontro, coinvolgendo nelle sue ricerche anche Lorenza, cugina del suo rivale Rubino

Secondo me:

Come qualche assiduo frequentatore del blog saprà in questo momento mi trovo in Scozia, ma quello che forse non sapete è che di solito vivo in mezzo alle colline Teramane. Il film è appunto ambientato e girato proprio in queste zone da un regista teramano anche lui (da quello che sò io dovremmo abitare a 7-8km di distanza).
La prima volta che sentii parlare di Marco Chiarini fù per una specie di corto per la parracchia di un paese vicino al mio (furto di natale, o di pasqua… bho!), roba di poco conto insomma. Però ogni volta che con la scuola si organizzava qualcosa inerente al cinema, come dibattiti o proiezioni di qualcosa il suo nome era spesso in cartellone. Però non sapevo nemmeno che faccia avesse, e quale fosse il suo vero ruolo. Oggi però posso essere orgoglioso di essere un suo concittadino!
L’Uomo Fiammifero è un film girato con pochi mezzi, ma grande cuore. Per rimediare i finanziamenti Chiarini ha realizzato e venduto un libro che conteneva disegni, foto e appunti sul film. Grazie anche all’aiuto del cineforum teramo sono partite le riprese, cui sono seguiti ben 3 anni di post-produzione. Nonostante i tempi lunghi e le difficoltà fortunatamente il film è stato completato, e il risultato è semplicemente eccezionale! Gira decine di festival in mezzo mondo riuscendo a vincere numerosi premi, ottenendo tra l’altro anche una nomination ai David di Donatello.
Per quel che riguarda la distribuzione in sala la storia è un pò particolare. Infatti Chiarini ha deciso di affidarsi ad una particolare tecnica distributiva chiamata “social distribution“, una specie di distribuzione su richiesta dove i cittadini dovevano andare dal gestore del cinema a chiedere di far proiettare L’Uomo Fiammifero. Inutile dire che la scelta non è stata delle più felici…
Dopo questa doverosa introduzione passiamo ad analizzare un pò il film.
Simone è un’undicenne, e chiunque di noi facendo un piccolo sforzo riuscirà a ricordarsi di quello che la sua fantasia poteva fare a quell’età. La particolare condizione di Simone (senza la madre, con un padre buono ma dai modi burberi, interpretato dall’ottimo Francesco Pannofino) lo porta però a creare un vero e proprio mondo nuovo attorno a sè partendo da unastoriella raccontatagli dalla madre anni prima. Così la collinetta dove vive diventa uno spazio enorme, il vicino di casa un pericoloso avversario, compaiono amici e personaggi inesistenti ma tutti stupendamente caratterizzati (stupendo in particolare lo Zio Disco).
Gli unici effetti speciali presenti sono delle stupende scenette in stop-motion (tecnica che adoro!) e qualche scritta in sovraimpressione. Nient’altro. Speciale però è tutto il resto.
Stupenda la confezione (fotografia, i colori, le musiche, anche grazie a “Lu Sandandujare“), narrazione avvinciente e storia originalissima, ne fanno un prodotto per chiunque, da bambini ad anziani, insomma a tutti quelli che hanno ancora voglia di sognare.
Bellissimo anche come viene trattato il tema dell’amore se infatti assistiamo alla prima cotta di Simone in maniera appena accennata, l’amore pervade tutto il film in maniera silenziosa, quasi sottovoce.
Qualche difetto c’è, ad esempio qualche dialogo è abbastanza inappropriato (Baudelaire a cena, alcune frasi di Rubino in una particolare scena), e anche il doppiaggio non è che faccia gridare al miracolo. Incredibile poi che a una bambina non piacciano le pesche sciroppate (quest’ultima è una stronzata, ma com’è possibile!).

Un film bellissimo, di un giovane cineasta che farà molta strada! Almeno lo spero per lui, sicuramente se lo meriterebbe!

zombie horror

Titoli Internazionali: Burial Ground: The Nights of Terror, Zombie 3, The Zombie Dead
Nazione: Italia
Durata: 85 minuti
Regia: Andrea Bianchi
Anno: 1981
Cast: Karin Well, Gianluigi Chirizzi, Simone Mattioli, Antonella Antinori, Mariangela Giordano, Claudio Zucchet

Trama:

Un gruppo di amici viene invitato da un conte nella sua tenuta di campagna per passare un fine settimana in allegria ed ascoltare assieme a loro le rivelazioni di uno scienziato che sta studiando dei reperti archeologici etruschi rinvenuti nelle proprietà del conte.
Ben presto però i ragazzi saranno assaliti da un gruppo di zombie e saranno costretti a lottare con tutte le loro forze per rimanere in vita…

Secondo me:

Altro film italiano di zombie, questa volta tra più brutti che mi sia capitato di vedere! Conosciuto anche come Zombie Horror annoia dai primi minuti e continua ad annoiare fino alla fine, fatta eccezione per qualche risata che inevitabilmente le scene assurdo/trash provocano!
Del regista Andrea Bianchi non so praticamente nulla, se non quello che è scritto su wikipedia, quindi non posso nemmeno dilungarmi in un nostalgico racconto sul passato del cinema nostrano, quindi passo direttamente all’analisi del film…
La particolarità del film è che qui gli zombie di questo film sono capaci di utilizzare oggetti o semplici armi, come asce e accette. Questa particolarità però porta solo a scene scontate, alcune delle quali stupidissime, come la morte della povera cameriera che viene prima inchiodata alla finestra da uno zombie che scaglia il chiodo con una precisione millimetrica, e poi decapitata con una falce! Altra scena memorabile è quella della prima aggressione degli zombie, dove una ragazza rimane intrappolata in una tagliola che non si sa perchè il conte sistema nel giardino di casa sua… Neanche il make-up degli zombie è convincente.
Di scene involontariamente comiche e idiote potrei elencarne altre (come i monaci zombie), ma non mi va di perdere tempo a scrivere di un film così, se proprio vi volete male guardatevelo!
La cosa più inquietante del film è il bambino che assomiglia vagamente a Dario Argento e che si rende partecipe delle scene migliori del film, come una pomiciata con la madre, o l’estirpazione di un capezzolo a morsi. Sua è anche la battuta più idiota del film (comunque sappiate che la concorrenza è agguerrita!): dopo aver annusato uno straccio si rivolge alla madre dicendole: Mamma, questo coso odora di morte…

Il film non lo consiglio proprio: è un noiosissimo zombie-movie senza idee. Giusto per i completisti degli zombie.

Niente trailer purtroppo, ma eccovi una raccolta di alcune scene clou del film:

the twin effect
Titoli Originale: Chin gei bin
Nazione: Hong Kong
Durata: 88 minuti (107 minuti la versione originale)
Regia: Dante Lam, Donnie Yen
Anno: 2003
Cast: Edison Chen, Josie Ho, Ricardo Mamood, Mickey Hardt, Maggie Lau, Ekin Cheng, Jackie Chan, Digger Mesch, Karen Mok

Trama:

Reeve è un cacciatore di vampire che lavora in coppia con una ragazza della quale si è innamorato. Durante una battaglia contro un potente vampiro però la sua partner muore, e quindi giura di non voler avere più relazioni sentimentali con le colleghe. L’organizzazione di cacciatori però gli manda una nuova ragazza per sostituirla, che conosce e idolatra Revee. Intanto la sorella del cacciatore conosce e si innamora diKazaf, un principe dei vampiri, che cercherà di perdere le sue abitudini da succhiasangue per lei…

Secondo me:

Sul fatto che i vampiri abbiano da sempre emanato un fascino perverso non c’è dubbio, ma quand’è esattamente che hanno iniziato a smuovere i pruriti sessuali delle giovani teenager? Forse Buffy ed Angel sono responsabili di questa piaga che ci affligge oggi. Anche la Cina comunque sembrano avere lo stesso problema e questo film lo dimostra…
Conosciuto anche con il nome The Twins Effect (che potete trovare in DVD in italiano nella sua versione occidentalizzata, io ho visto quella originale) è un teen movie dove c’è una storia d’amore tra un vampiro ed un’umana, qualche coreografica scazzottata a colpi di arti marziali e risate di basso livello. Neanche l’apparizione improvvisa del sempreverde Jackie Chan riesce a valorizzare molto questo film, anche perchè dire che la sua presenza sia forzata è poco! La storia ha difetti e buchi di sceneggiatura macroscopici, ma il pubblico di questo tipo di film non credo ci presterà molta attenzione!
Azzeccatissime invece le musiche che accompagnano i combattimenti. Niente che faccia strabuzzare gli occhi, ma davvero adatte. I combattimenti veri e propri hanno invece degli alti e bassi. Nonostante sprizzino cafonaggine da tutti i pori, a volte risultano un pò pasticciati, soprattutto il combattimentone finale.
Alla fine questo è un film senza infamia e senza lode, con un target di spettatori perfettamente definito che potrebbe accontentare. A me ha fatto abbastanza cagare comunque (inoltre guardate la versione più corta che credo sia meglio!)

Io lo sconsiglio, ma se siete delle giovani minorenni e vi piaccioni i vampiri buttateci un’occhio, potrestre trovare una valida alternativa al vostro Edward in Kazaf.

Titolo Originale: Gwai wik
Nazione: Hong-Kong
Durata: 108 minuti
Regia: Oxide Pang Chun, Danny Pang
Anno: 2006
Cast: Angelica Lee, Lawrence Chou, Siu-Ming Lau, Rain Li, Jetrin Wattanasin, Qiqi Zeng

Trama:

Ting-yin è una scrittrice molto famosa per una serie di romanzi d’amore segretamente ispirati ad una sua storia passata con un uomo sposato che non ha voluto lasciare la moglie per lei. Ora i suoi libri sono diventati un film di grande successo e la casa editrice vuole un nuovo libro. Ting-yin però decide di cambiare genere e darsi al paranormale. Questo, assieme all’improvviso ritorno dell’uomo che ha amato in passato, la porterà a dover affrontare fantasmi e paure presenti nella
sua mente attraverso un delirante viaggio…


Titoli Originale: Narok
Nazione: Thailandia
Durata: 92 minuti
Regia: Teekhayu Thammanittayakul; Sathit Pratitsahn
Anno: 2006
Cast: Wuthinan Maikan, Nattawan Worvit, Panyapol Dechsong, Arkom Preedakul, Kom Chauncheun

Trama:

Un troupe televisiva composta da giovani ragazzi e amici viene coinvolto in un terribile incidente sulla strada con un tir. Fortunatamente riescono ad evitare l’impatto per un soffio ma escono fuoristrada. Scendendo dal loro furgone però si ritroveranno in uno strano luogo dove vengono presi e torturati da strane creature demoniache. Allora capiranno che nell’incidente in realtà sono morti ed adesso sono all’inferno! Inizieranno quindi a cercare una via di fuga da quel posto maledetto…

Titoli Originale: 6:66 Dtaai Mai Dai Dtaai
Nazione: Thailandia
Durata: 75 minuti
Regia: Takeaw Ruengratana
Anno: 2009
Cast: Jason Young, Susie-Susira Angelina Naenna, Titawin Kamjareun, Yodchai Meksuwan

Trama:

Dao è una giovane reporter che fotografa un omicidio in diretta ma l’assassino la scopre e tenta di sparale. Nello stesso momento il padre della ragazza si pianta una pallottola nel cranio. Dao sopravvive, e viene avvisata che il padre è morto. Visitando il suo cadavere però l’uomo si risveglia e da allora più nessuno sembra morire anche a seguito di spaventosi incidenti. La ragazza inizierà un viaggio attraverso delle visioni e tra i ricordi sopiti nella sua mente che la porteranno a scoprire cosa sta succedendo…

Titolo Originale: Metamorphosis
Nazione: USA, Italia
Durata: 92 minuti
Regia: George L. Eastman (Luigi Montefiori)
Anno: 1989
Cast: Gene LeBrock, Catherina Barabov, Harry Cason, Anna Colonna, Laura Gemser, Tim Wright

Trama:

Il dottor Peter Houseman è uno dei migliori insegnanti e ricercatori della sua università. Riceve centinaia di migliaia di dollari per le sue ricerche, che però apparentemente non danno risultati, infatti lo scienziato non pubblica nulla da anni. Quando gli viene comunicato il taglio dei finanziamenti al suo studio è costretto ad accellerare i tempi, tentando un’esperimento molto pericoloso per ottenere la vita eterna su se stesso. Tutto non andrà come previsto dal professore che si trasformerà in una specie di mostro incontrollabile…

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