john_carter

Titolo Originale: Princess of Mars
Nazione: USA
Durata: 93 minuti
Regia: Mark Atkins
Anno: 2009
Cast: Traci Lords, Antonio Sabàto, Jr., Noelle Perris, Chacko Vadaketh, Matt Lasky

Trama:

John Carter è un soldato USA in missione in medio oriente. Qui viene ridotto in fin di vita e i medici dell’esercito, grazie ad una chiavetta usb da 16 gb, lo spediscono su un pianeta di Alpha Centauri chiamato Marte 2-16. Qui incontrerà dei guerrieri Tharks, degli alieni dei quali diventerà alleato. Assieme a loro incontrerà la principessa di Marte che deve di vigilare su un macchinario che purifica l’aria del pianeta rendendolo abitabile. I Tharks credono che la storia non sia vera e imprigionano la principessa, mentre altri cercheranno di fermarla.

Secondo me:

Ieri è uscito nelle sale italiane John Carter, megaproduzione disney basata su una serie di romanzi scritti da Edgar Rice Burrough, meglio conosciuto come quello che ha scritto Tarzan. Non è assolutamente mia intenzione far pubblicità al kolossal anche perchè in questi giorni altri tre film che vi consiglio di andare a vedere ovvero “A Simple Life“, uno splendido dramma coreano, “Colours from the Dark” di Ivan Zuccon, un horror del 2008 che ha avuto un grosso successo in america mentre è stato del tutto ignorato da noi (in uscita anche su OWN AIR) e il nuovo film dei Manetti Bros. il fantascientifico”L’Arrivo di Wang“.
Finito l’angolo pubblicitario iniziamo a parlare di questo film qua. Princess of Mars nacque in casa Asylum come mockbuster di quella cagata di Avatar anche se i due film c’entrano poco o nulla. Forse la storia dell’usb(!) può far pensare vagamente al controllo degli avatar ma per il resto bho!
Come la maggior parte dei film Asylum per goderne appieno lo si deve guardare con spirito goliardico, due birre pronte e tanta propensione al sorriso. Se lo vedete con questo spirito il film non è malaccio confermando il lento miglioramento delle produzioni Asylum degli ultimi anni, mentre se state cercando un film vero, pieno di azione coinvolgente e soprattutto un bel film lasciate perdere.
John Carter (qui un marine americano e non un ex soldato sudista, ma vabbè chissenefrega dell’attinenza al libro del quale ho letto giusto le prime venti pagine ieri sera) è interpretato “magistralmente” da Antonio Sabàto Jr. figlio di Antonio Sabàto che è stato un’attore italiano attivo nel periodo dei western e dei film di genere anni 60-70. I primi minuti su Marte sono divertenti, con le tipiche frasi spavalde americane del protagonista e i simpatici tentativi di comunicazione tra le due razze. Poi inizia il solito film Asylum: un cattivo che non si sà bene perchè stia facendo il cattivo, prevedibilità oltre ogni limite, storia inconsistente e l’amore con la ragazza di turno, in questo caso la principessa di Marte (poco ispirata a Leila) interpretata da una Traci Lord mai così in forma dai tempi di Private Fantasies V (chi non la conoscesse Traci era un’attrice porno poi passata ai B-movies. Ha anche recitato in Zack and Miri tra l’altro).
Ormai in film così non ha più senso elencare le troiate della sceneggiatura quindi per questa volta vi risparmio il solito elenco… Non preoccupatevi, non mancano!
Gli effetti speciali sono vagamente decenti in alcuni casi, ma perlopiù rasentano i bassi standard Asylum: memorabili soprattutto i megasalti di John Carter e del suo antagonista. Se vi state chiedendo il perché dei megasalti leggetevi il libro! Per il design dei Tharks e delle altre creature si poteva fare qualcosa in più. Comunque sia se siete fan della casa di produzione più spavalda del mondo apprezzerete questo film. Resta brutto, ma non brutto quanto Snake on a Train, Alien Abduction o il primo Transmorpher. Diciamo che è quasi ai livelli di Almighty Thor!

Uno dei tanti film inutili della Asylum, godibili solo se proprio il mondo non offre nulla di meglio!

One Response to “Princess of Mars”

  1. E già il film della Disney è di uno squallore…
    Fossi E.B.B. tornerei da marte, e li spedirei tutti al polo di Barsoom a vedersela con gli uomini pianta, quei quattro cialtroni di sceneggiatori…

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