Titolo Internazionale: Ubaldo Terzani Horror Show
Nazione: Italia
Durata: 83 minuti
Regia: Gabriele Albanesi
Anno: 2011
Cast: Giuseppe Soleri, Laura Gigante, Paolo Sassanelli, Francesco Mastrorilli, Antonino Iuorio, Massimo Triggiani

Trama:

Alessio è un giovane regista che coltiva il sogno di dirigere un film horror. Le sue sceneggiature però sono troppo vielente e viene invitato dal suo produttore a scrivere il suo film assieme ad un famoso ed abile scrittore horror: Ubaldo Terzani. Alessio e la sua ragazza Sara leggono e apprezzano moltissimo i lavori dello scrittore, così Alessio si trasferisce a Torino nella casa di Terzani che si dimostrerà un uomo dal fascino fuori dal comune e di grande personalità che nasconde un segreto…

Secondo me:

Decine di volte mi sono lamentato della situazione del cinema italiano e delle difficoltà che i registi nostrani incontrano nel produrre qualcosa diverso dalla commedia romantica, dal film del comico di turo o dal film delle feste. In questo cielo grigio però qualche spiraglio di luce c’è e viene da Roma. Generali della dura battaglia per la sopravvivenza del cinema di genere italiano sono i Manetti Bros che ci hanno regalato perle come Piano 17Zora la Vampira e il film di prossima uscita L’arrivo di Wang (SciFi) Anche le loro fiction si sono dimostrate di livello superiore alla media (L’Ispettore Coliandro su tutte).
Tra i più stretti collaboratori dei due fratelli sopracitati c’è Gabriele Albanesi, classe 1978, regista di questo film. Questa è la sua seconda opera. La prima, Il Bosco Fuori (del quale parlerò appena mi capiterà di rivederlo, intanto sappiate che ne sta girando un sequel) riscosse un’ottimo e meritato successo fuori dall’Italia vincendo diversi premi in vari festival e arrivando ad essere apprezzata anche da Sam Raimi (regista de La Casa, Drag me to Hell) che distribuisce il film negli USA e in Canada con la sua compagnia. Il precedente film faceva ben sperare in una giovane promessa del nostro cinema ed oggi dopo aver visto Ubaldo Terzani Horror Show sono pronto a scommettere sul suo talento e coraggio.
I primissimi minuti mi hanno ricordato un’intervista di qualche mese fa di Umberto Lenzi nella quale si lamentava che i registi della sua epoca con l’avvento delle TV commerciali e della guerra dell’audiance dovettero iniziare a lavorare a fiction e film adatti al publico generalista decretando la fine del periodo d’oro del cinema italiano. Albanesi denuncia proprio questo,e guarda caso il film esce solo in DVD e Blu-ray dalle nostre parti nonostante durante la produzione sembrasse quasi sicura un’uscita in sala.
Tornando al film la prima parte è un’omaggio al cinema italiano 70-80′. Innumerevoli poster, magliette e omaggi vari a Fulci, Lenzi, Martino. C’è persino una scena di “Un Gatto nel Cervello” mostrata in TV. Inoltre anche il nome Ubaldo Tarzani è un omaggio ad Ubaldo Terzano, storico cineoperatore. C’è da aspettarselo da un regista laureato in Cinema Horror Italiano, che porta sullo schermo un film in parte autobiografico. Anche lui come il protagonista del film agli esordi andò a scrivere una sceneggiatura con uno scrittore (Eraldo Baldini) anche se solo per un giorno. La camera di Alessio deve assomigliare parecchio alla camera da letto del Gabriele Albanesi studente (e forse anche a quella di adesso). La storia del film non è che sia proprio originalissima e qualche scenetta evitabile c’è, ma nonostante ciò nel complesso il film non è affatto male. Tra le cosucce evitabili ci sono i sogni-visioni del protagonista che sembrano giusto delle scuse per far sfogare Sergio Stivaletti, che come avvenuto per Il Bosco Fuori anche in questo caso si occupa degli effetti speciali del film. La tecnica è però ineccepibile, quasi da regista navigato e tutto ricorda i bei vecchi film del passato, comprese le musiche, le luci e le espressioni spesso eccessive dei personaggi. In questo caso Sassanelli è perfetto e anche Laura Gigante fa il suo dovere (molto migliorata da AlbaKiara. Se non sapete di cosa sto parlando meglio così). Sopra le aspettative il protagonista interpretato da Giuseppe Soleri, il Gargiulo de l’Ispettore Coliandro.
Da sottolineare poi il cameo dello stesso regista nei primi minuti (il ragazzo con il quale Alessio si scontra in biblioteca) e di G-Max.

Un film non eccezionale ma comunque gradevole, comunque da vedere per capire che nella nostra penisola c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di fare cinema un pò come vuole.

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