Titolo Internazionale: The Arrival of Wang
Nazione: Italia
Durata: 80 minuti
Regia: Antonio Manetti, Marco Manetti (Manetti Bros.)
Anno: 2011
Cast: Ennio Fantastichini, Francesca Cuttica, Juliet Esey Joseph, Li Yong, Antonello Morroni

Trama:

Gaia è una traduttrice di cinese mandarino che viene chiamata per un lavoro di traduzione simultanea di una di una certa urgenza. Accettato il lavoro la ragazza viene bendata ed accompagnata in un luogo segreto dove dovrà sostenere un interrogatorio al buio per nascondere le sembianze dell’interrogato. La ragazza però, dopo aver posto alcune domande strane al misterioso signor Wang sentirà il bisogno di vedere in faccia l’interrogato e scoprirà di non trovarsi faccia a faccia con un cinese qualsiasi…

Secondo me:

Oggi 9 marzo esce in una manciata di sale in tutta Italia questo film qua, l’ultimo lavoro dei Manetti Bros. Io ieri sera ho avuto la fortuna di assistere ad un’anteprima streaming del film con annessa chat finale con i registi, disponibilissimi e simpatici. Di loro ne ho già parlato in Piano 17 e Torino Boys, quindi stavolta mi limiterò a parlare del film.
Di film fantascientifici dalle nostre parti se ne fanno ben pochi soprattutto perché l’idea comune associa questo genere a grossi budget e super effetti speciali. Non sempre però le cose coincidono e di esempi di sci-fi con budget contenuti ne escono sempre più (Moon e Cargo, giusto per citarne due presenti su questo sito).
I Manetti hanno accumulato una buona esperienza nella gestione del budget dopo anni di film praticamente indipendenti e hanno deciso di cimentarsi in questa esperienza sci-fi cercando di valorizzare anche i talenti della CGI di casa nostra. Il risultato visivo non è niente male e, nonostante io sia un estimatore dei pupazzi di gomma e avrei preferito un bel pupazzo di Stivaletti, ho apprezzato comunque quello che si vede qui, sicuramente superiore alla CGI alla quale ci ha abituati la Asylum ad esempio.
Il film fu presentato a Venezia lo scorso anno nella sezione controcampo italiano (eliminata dal nuovo direttore artistico. Marco Müller perché ci hai abbandonato?) e successivamente ha girato innumerevoli festival ricevendo parecchi consensi e si è assicurato la distribuzione in diversi Paesi (sicuramente uscirà in UK, per il resto non ho trovato molte informazioni) e addirittura pare sia arrivato agli occhi di qualcuno ad Hollywood. Si parla di un possibile remake a stelle e strisce o di un progetto americano dei due registi romani. Per ora non si sà nulla di più, io spero solo che gli americani non ce li rovinino!
Il film, girato in digitale con una canon eos 7d, si svolge praticamente tutto in un seminterrato di quelli che sembrano essere dei servizi segreti dove si avviene l’interrogatorio nel quale dopo poco si vorrebbe prendere a sberle Ennio Fantastichini (segno della bontà della sua interpretazione) mentre la Cuttica fa molto bene la parte della ragazza impaurita dalla strana situazione. La ragazza tra l’altro si è dovuta imparare a memoria le battute in cinese. L’interrogatorio è lungo estenuante e ripetitivo con le stesse domande e risposte ripetute fino allo spasmo, ma
nonostante ciò la tensione resta alta anche per la lenta evoluzione della situazione. Ottime le scene dopo questa parte, soprattutto dal punto di vista visivo (come tutto il film, con i continui giochi di messa a fuoco) con una fotografia che in altri film sarebbe stata fastidiosa mentre qui è piacevole e ben fatta. Tra qualche troiata e qualche trovata geniale (l’892424!) si arriva ad un finale francamente prevedibile ma comunque apprezzabile.
Il film non è certo una commedia ma qualche momento divertente non manca, soprattutto grazie ad Amonike.

Dare un giudizio oggettivo del film mi rimane abbastanza difficile. Io l’ho apprezzato parecchio ma capisco che a tanti possa essere difficile da mandare giù un film comunque claustrofobico e ripetitivo nonostante la brevità. Comunque io lo consiglio ma voi guardatelo e fatemi sapere che ne pensate!
Intanto aspettiamo tutti assieme il prossimo film del duo romano: L’Ombra dell’Orco, (poi diventato Paura 3D) un horror con Peppe Servillo attualmente in post-produzione e in uscita verso settembre (forse).

Piccola curiosità curiosità: all’inizio del film Gaia sta traducendo il film Two Tigers di Sandro Cecca.

Lascia un commento

(Il sito utilizza gli avatar di Gravatar.com)

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Film per pochi is powered by WordPress · design di Gianluca Camaioni