Titolo Originale: Texas Cotton
Nazione: USA
Durata: 89 minuti
Regia: Tyler Russell
Anno: 2018
Cast: George Hardy, Tiffany Shepis, Jason Douglas, Gene Jones, Lew Temple, Torren Davis, Dannie McCallum, Terri Merritt Bennett, Christopher Lee Herod

Trama:

La Coste è una piccola comunità rurale che si trova ad affrontare una grave crisi dovuta alla scarsa produttività dei campi e che sta spingendo la popolazione a trasferirsi altrove. La maldestra guardia personale del sindaco scopre un uomo intento a spruzzare una sostanza su un campo, e questo potrebbe spiegare la misteriosa infertilità della zona. Tutti sono convinti della colpevolezza dell’uomo. Tutti tranne il sergente Delmore che si metterà ad indagare sul caso e scoprirà qualcosa di decisamente più grosso.

Secondo me:

Il nome di George Hardy non dirà molto alla maggior parte della popolazione mondiale, ma per noi amanti dei B movie è semplicemente una leggenda. George è infatti tra i protagonisti dello storico Troll 2 e la sua personalità positiva ed il suo sorriso sono rimasti impressi in chiunque abbia visto il documentario Best Worst Movie. Il nostro caro dentista dell’Alabama torna finalmente a recitare e lo fa come protagonista in questo piccolo film indipendente mostrando che in fondo una carriera da attore l’avrebbe anche meritata. Ad affiancarlo c’è anche un altro volto noto del cinema indipendente americano ovvero Tiffany Shepis, nata artisticamente in casa Troma ed oggi attrice esperta con ben più di 100 titoli in carriera tra i quali anche Nympha e Wrath of the Crows di Ivan Zuccon.
Insomma per me il cast era l’unico motivo di interesse ma comunque il film funziona, pur essendo un thriller molto semplice nella costruzione e prevedibilissimo nella soluzione. Giusto il colpo di scena nel finale potrebbe risultare un po’ inaspettato. La credibilità dell’ambientazione è il punto forte di questo Texas Cotton, che ha anche un paio di trovate davvero interessanti e stranamente divertenti.
Ad esempio il criminale, chiamato “the sprayer” per tutto il film, verrà trattato come il peggiore dei criminali, anche se in fondo è stato arrestato in maniera molto rocambolesca e non si capisce bene quale sia il suo crimine. Ma per la piccola comunità, guidata da un sindaco che sembra infallibile, quest’uomo è responsabile di tutte le sciagure che stanno avvenendo, presentandoci quindi un bello spaccato di questo tipo di società americana.

Il ritorno di George Hardy in un ruolo da protagonista è un grosso successo, soprattutto dal punto di vista personale in quanto è davvero in parte. Non sarà un film epocale come lo è stato Troll 2, ma Texas Cotton è un buon prodotto che si guarda con piacere.
Bentornato George!

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